Il prof. Giuseppe Alonso presidente del Centro di Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura ha ricordato come la sana alimentazione va ha nutrire correttamente le cellule del nostro corpo da qui la necessità di prestare attenzione a quel che mangiamo richiamando il bisogno di un’educazione alimentare, la D.ssa Rosanna Zari Vice Presidente del Consiglio Nazionale Dottori Agronomi e Dottori Forestali ha parlato di come i cambiamenti climatici e la riduzione della disponibilità di suolo ed acqua portano alla necessità di una nuova attenzione alle tecniche agronomiche.
Loriana Abruzzetti Presidente di Pandolea ha raccontato l’impegno dell’associazione nella sensibilizzazione dei bambini delle scuole verso la corretta alimentazione e nel promuovere l’olio extra vergine d’oliva prodotto agricolo di grande importanza nutrizionale e simbolo dell’agricoltura italiana, Roberti Muzi Resp. Lazio mercati della Terra, ha portato la testimonianza di Slow Food nell’impegno a proteggere il cibo e a difendere i produttori agricoli. Alessandro Poggi e Fabio Neccia, due produttori laziali erano presenti con i loro prodotti proprio a rappresentare la filiera corta che garantisce i consumatori attraverso l’acquisto direttamente dai produttori.
"PERTERRA – Coltivare il valore del cibo", come ha spiegato l’autrice, è un libro che indaga il nostro rapporto con la terra e il cibo dal punto di vista emotivo e culturale, osservando come si è modificato negli anni e quali cause hanno portato a un sostanziale allontanamento dell’uomo dalla natura. Un percorso che parte dalla storia, dall’agricoltura, dalla difesa del suolo e arriva a descrivere i diversi alimenti per scoprire come mettere “ordine” nella nostra dispensa e nella nostra vita.

PERTERRA vuole riflette sulla necessità di ridare centralità al cibo, difende il consumo dei prodotti locali, la stagionalità, le materie prime rispetto ai cibi pronti. Il cibo, infatti, negli ultimi cinquant’anni ha subito una profonda trasformazione passando da prodotto agricolo a prodotto industriale con le caratteristiche di alta reperibilità e bassa deperibilità.
L’educazione alimentare diviene quindi lo strumento per trasferire alle nuove generazioni valori responsabili e sostenibili che stimolino una nuova domanda di prodotti di qualità, tracciati, a km 0 perché attraverso una nuova attenzione alla provenienza del cibo difendiamo il nostro diritto a sapere cosa mangiamo e nello stesso tempo aiutiamo la nostra economia, il nostro ambiente, la nostra salute.

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