Quanti tipi di olio possono provenire dalle olive? Se fate attenzione a quello che trovate sugli scaffali dei supermercati vedreste che ci sono alcune tipologie di olio provenienti dalle olive ma con procedimenti differenti e soprattutto di qualità differente!
Quando l’olio è ottenuto utilizzando soltanto processi meccanici, cioè semplicemente spremendo le olive e senza subire trattamenti di tipo chimico, esso può essere classificato come “vergine”; in base ai valori di acidità e al grado di ossidazione, l’olio vergine si distingue, in ordine decrescente di qualità, in olio extravergine, olio vergine ed olio vergine lampante; quest’ultimo non è commestibile e quindi non si può trovare in commercio; esso viene utilizzato per essere corretto con procedimenti chimici e miscelato con olio vergine dando origine a quello che al supermercato si può trovare con il nome di olio di oliva.
L’olio di sansa e di oliva, invece, viene ottenuto con olio estratto con solventi chimici dalla polpa residua della lavorazione in frantoio (sansa).
Se ne conclude che l’olio di categoria superiore è quello che porta il nome di “ olio extravergine di oliva” perché è stato ottenuto seguendo le regole di buona coltivazione e utilizzando solo procedimenti meccanici senza l’utilizzo di additivi chimici.