È per questo che Pandolea organizza quest’anno – per la prima volta con il patrocinio e il supporto convinto del COI Consiglio Oleicolo Internazionale di Madrid – l’iniziativa “A scuola con l’olio” che vedrà partecipare decine di scuole elementari e medie d’Italia. E che punta a coinvolgere nel progetto anche le donne produttrici di altri Paesi europei, Spagna e Francia in primis, affinché questa campagna di educazione e di cultura alimentare abbia le
ripercussioni più ampie possibili. 

Si tratta di un’iniziativa – che si apre il 19 ottobre e continua fino al termine della campagna olearia e che in ogni luogo ha tempi differenti – che ha un duplice movimento: da una parte portare i ragazzi nelle aziende e frantoi, a vedere come nasce l’extravergine, uno dei pilastri della nostra cultura materiale; dall’altra vogliamo portare l’olio extravergine di oliva nelle scuole. Come? Convincendo le mamme e i papà, le maestre, i professori, e i ragazzi a portare fisicamente l’olio extravergine a scuola: per la ricreazione, nelle mense e come argomento, quando possibile, nelle lezioni (storia, geografia, letteratura, arte, economia).

La preoccupazione per l’educazione dei nostri piccoli è parte fondamentale del nostro essere mamme e donne. Così come deve esserlo la preoccupazione e la cura per ciò che i ragazzi mangiano. Siamo sempre state noi donne, storicamente, le “magazziniere” di casa: bene, anche se in uno scenario mutato (per fortuna!) di emancipazione, di parità e di rispetto tra uomo e donna, non vogliamo rinunciare alle nostre prerogative, alla  nostra mission culturale, che è educare i ragazzi alla vita. L’olio extravergine di oliva, l’attenzione per l’alimentazione, la consapevolezza di cosa mangiamo (perché siamo quel che mangiamo) è parte fondamentale di questa mission.
La recente (ma anche annosa, specialmente in Usa) polemica sulle merendine e sulle bibite gasate a scuola che ha visto protagonista anche le associazioni di categoria dei produttori nel chiedere lo stop ai distributori automatici di snack nelle scuole, ci vede in prima linea nella lotta alla epidemia di obesità che è arrivata anche in Italia (il 36% dei bambini europei sono obesi). E nella lotta ai grassi nocivi e al disastro alimentare, l’olio extravergine di oliva può e deve giocare una grande parte. Per questo rispondiamo anche ai nutrizionisti, quando affermano che sono meglio le merendine all’olio di  oliva. “Noi – afferma Loriana Abbruzzetti, Presidente di Pandolea – preferiamo delle… merendine a base di olio sul pane! Con appena 8 euro (il costo di due merendine) si acquista una bottiglia di ottimo olio extravergine di oliva che può essere messo su dell’ottimo pane e diventare una saporita e sanissima merenda per un ragazzo nello spazio della ricreazione a scuola”.
In occasione dell’iniziativa, Pandolea distribuirà anche un opuscolo studiato e realizzato dall’Università di Palermo (scaricabile online dal sito www.pandolea.it) rivolto sì ai bambini, ma anche alle mamme e ai papà che vogliano prestare attenzione alla salute e alle abitudini alimentari dei loro bimbi.
Un ringraziamento grande va a tutte le scuole, i docenti, i ragazzi e i genitori che hanno contribuito al buon successo dell’iniziativa e che vorranno partecipare, impegnandosi in una campagna di educazione e di civiltà che va ben oltre l’alimentazione, essendo l’olio e l’olivo molto più di un semplice condimento grasso: storia, radici, cultura… 

Roma 19 ottobre 2007

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