C’è anche Pandolea. “WE - Women for Expo” – progetto del Ministero degli Affari Esteri in collaborazione con la Fondazione Arnoldo Mondadori – ha riunito in un sala le donne rappresentanti di aziende, istituzioni, enti dal mondo, in vista dell’Expo 2015.
«Le donne sono le vere ambasciatrici dell'alimentazione sostenibile nel mondo e devono essere loro le protagoniste dell’Expo milanese» sono le parole d’ordine di Diana Bracco, presidente e ad del gruppo Bracco e commissario generale di sezione per il Padiglione Italia, che ha aperto il meeting di oggi cui – tra le tante altre – è stata invitata anche Pandolea rappresentata dalla presidente Loriana Abbruzzetti.

 Il progetto darà vita a un network di donne da tutto il mondo con l’obiettivo di agire insieme sui temi della sostenibilità e dell’alimentazione.

«Per tutto l’Expo – ha assicurato Emma Bonino, ministro degli Esteri italiana intervenendo al Meeting dei partecipanti all’Expo – ci saranno attività con e per le donne, in particolare coinvolgendo le donne che di occupano di preservare la nostra terra».

Il progetto “WE - Women for Expo”, spiega Bonino, dovrà mettere in evidenza le diversità che esistono tra le donne: diversità che arricchiscono il mondo e che tutte hanno il diritto di vivere nel rispetto reciproco. Ci saranno dibattiti e discussioni, infatti – sostiene il ministro – ma dal confronto e scontro si arriverà ad essere portatrici di esigenze e di progetti fondamentali per il futuro delle nuove generazioni. «Sarà il primo Expo con una connotazione femminile molto forte: auguro a tutte voi tanto, tanto successo» saluta la Bonino.

 Dal dibattito che ha coinvolto alcuni delle rappresentanti più importanti delle realtà femminili mondiali – come Vandana Shiva, leader dei movimenti contadini indiani per la riappropriazione dei semi e contro le multinazionali dell’agricoltura industriale (al centro della foto) – esce fuori che a proposito del tema dell’Expo (Nutrire il Pianeta) il meeting deve mettere in risalto le contraddizioni di un’industria che produce cibo troppo spesso inquinato e non sicuro, non sostenibile, e deve dare altresì visibilità alla coltivazione sostenibile (che rispetta l’ambiente, la natura e anche le persone che lavorano e i loro redditi) specialmente quella delle donne. «Occorre generare energie positive – afferma Vandana – l’Expo sarà un punto di partenza per prospettive future, anche attraverso le azioni delle donne, rispetto ai temi del difficile rapporto salute-obesità-nutrizione, in un mondo in cui ancora troppi bambini muoiono per problemi di mal nutrizione, mentre tanti altri soffrono di eccessi di nutrizione».

«Ci sarà un percorso donne che legherà tutti i padiglioni expo fino ad arrivare al Padiglione Italia» afferma Marta Dassù, vice ministro degli Esteri. Mentre la rappresentante delle Nazioni Unite, afferma che «l’uguaglianza fra uomini e donne nella gestione delle risorse nel settore agricolo porterebbe a molti meno morti per fame».

Beh, di qui al 2015 anche Pandolea farà di tutto perché il ruolo delle donne sul fronte della sostenibilità alimentare abbia l’importanza che ci spetta e che nella realtà già viviamo, purtroppo poco riconosciuto o ignorato del tutto. Milano sarà l’occasione per porre con forza i temi dell’ugualianza e della collaborazione effettiva tra sessi, per dimostrare come dalle differenze possono nascere idee e prospettive nuove e migliori per tutti, specialmente per i nostri figli, i cittadini di oggi e del futuro…

 ROMA 4 OTTOBRE 2013

 

Torna su


Informativa Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per proporti servizi in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. X