Si sa, le basse temperature non sono certamente le migliori amiche della nostra pelle.Quando poi i repentini cambiamenti metereologici fanno sì che l’inverno prima ceda a temperature primaverili e poi si riprenda, magari dopo pochi giorni, il suo ruolo da protagonista (con un’abbondante nevicata o col freddo pungente), allora le zone più esposte del nostro corpo, viso e mani ad esempio, sono messe a durissima prova.

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Il 5 dicembre presso il Comando dei Carabinieri delle Politiche Agricole ed Alimentari a Roma, si è tenuto un interessante incontro, organizzato dall’Unaprol, sul nuovo sistema di tracciabilità dell’olio italiano, erano presenti all’incontro Il Colonnello dei NAC Maurizio Delli Santi, Emilio gatto Direttore Ispettorato per la prevenzione e il contrasto alle frodi del Mipaaf, Pietro Sandali e Massimo Gargano rispettivamente Direttore Generale e Presidente dell’Unaprol e Maurizio Servili dell’Università di Perugia.
Al centro dell’incontro l’analisi degli strumenti e delle norme, in continuo miglioramento, per difendere il testimone più illustre dell’agroalimentare italiano: l’olio extra vergine d’oliva italiano.

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In Italia si perdono 100 ha al giorno di terreno agricolo, sacrificati all’edilizia. Terreno importante ma che ad oggi non viene valutato redditizio se non è edificato.

I dati che ci arrivano dal Mpaaf ci raccontano di un’Italia che ha cementificato le sua aree più fertili, la pianura padana ha una percentuale di cemento del 16,4% contro una media nazionale del 6,72%. In questo siamo tra i primi in Europa, abbiamo costruito più della Germania, della Francia del Regno Unito e così via.
La perdita di terreno agricolo è il risultato di una scarsa regolamentazione urbanistica, di una grande discrepanza tra redditività dei terreni edificabili rispetto quelli agricoli, di politiche che hanno sempre attribuito poca importanza all’ambiente ed alla preservazione del territorio. 

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La Toscana è la prima regione produttrice in Italia  falso

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Si racconta che Zeus per placare una contesa tra Atena e Poseidone su chi dovesse dominare l' Attica, propose una gara il cui vincitore sarebbe stato colui che dei due avesse offerto all'umanità il dono più utile. Poseidone colpì allora una roccia col suo tridente e ne fece sgorgare una fonte di acqua marina ed un cavallo veloce come il vento, l' acqua simboleggiava il dominio sui mari di Atene, mentre il cavallo avrebbe aiutato l'uomo nel lavoro e sarebbe stato un compagno ideale nel gioco e nella guerra. Atena invece creò e piantò un nuovo albero immortale, che avrebbe donato all'uomo l'essenza dei suoi frutti per nutrirsi, rinforzarsi , medicarsi e per ricavare luce e calore per la sua casa. Il consiglio dell’Olimpo decise che il miracolo più utile agli uomini era certamente l'ulivo e Atena. fu vincitrice 

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